Capitolo 3
Era un tardo pomeriggio del 2016, ero seduta sul mio letto, nella mia camera a Southbank, Melbourne.
Mi fermai ad osservare pezzi di cielo tra i palazzi mentre pian piano il sole calava per lasciare spazio alla luna.
Sembrava tutto lento, lontano dalla frenesia che soltanto due mesi prima avevo nella mia vita, con le luci di Times Square, la stazione di Grand Central sempre piena di persone, le macchine impazzite che giravano nella Grande Mela.
Quell’odore di ricchezza e carriera che respiravo nelle persone che frequentavo.
Era tutto diverso ma qualcosa di uguale c’era.
Il mio desiderio di costruire una carriera. La mia ambizione.
La mia voglia di poter dire:
“con questo lavoro potrei vivere in qualunque parte del mondo”, “con questo lavoro e competenze potrei sempre salire su un aereo e non resterò mai senza lavoro e senza soldi”.
Anna